Oggi due sono le notizie principali che voglio
segnalare, una nazionale ed una internazionale.
Leggo dal Wall Street Journal che molti elogi
sono stati rivolti a 5 Stati europei: Grecia,
Irlanda, Portogallo, Spagna e Cypro usciranno dalla ”Euro-Zone-Bailout Programme” il trattamento di salvataggio con misure speciali previsto dalla Comunità
Europea .
Tale riconoscimento è rivolto anche come
monito agli altri 18 paesi, Italia e Francia in testa, la cui crescita è stata
riconosciuta come troppo lenta.
Klaus Regling, il vertice dell’Ufficio fondi
del Bailout Programme ha elogiato le sopracitate nazioni. Nella stessa intervista invece, Grecia,
Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia sono -in quest’ordine - i paesi più
riformisti.
W.Schäuble, Ministro Tedesco dell’Economia, ha
elogiato nel World Economic Forum a Davos in Svizzera i programmi per le cinque nazioni fuoriuscite dai programmi.
La notizia nazionale più interessante,
riportata solo da “Il Fatto Quotidiano”, è che sul Monte dei Paschi di Siena da due mesi
il Governo Italiano impedisce agli uffici di Bruxelles di rendere nota la
decisione con cui la Commissione europea ha imposto alla
banca senese di restituire entro il 2014 tre dei quattro miliardi di aiuti di
Stato ottenuti; il Ministro Saccomanni si è
appellato al diritto di espungere dal testo “informazioni considerate
confidenziali”. Il Governatore della Banca d’Italia Visco ed il Direttore
Generale Rossi hanno accolto il Direttore di MPS, Profumo, in una riunione finalizzata
al fatto che:”MPS possa continuare a rappresentare una realtà bancaria
importante nell’economia del Paese, a condizione di poter contare su un
adeguato supporto patrimoniale e su un assetto azionario stabile”.
A dicembre 2012 Profumo ha avuto dal governo
Monti un prestito di 4.1Miliardi. Trattandosi di un aiuto di Stato, la
Commissione europea dà la necessaria approvazione, provvisoria in attesa di un
piano di ristrutturazione della Banca. All’assemblea del 25 gennaio Profumo dichiara: “La
necessaria richiesta del supporto pubblico si riconduce prevalentemente alla
crisi del debito sovrano…”Il Commissario Europeo alla Concorrenza, Joaquin
Almunia, a luglio 2013 scrive a Saccomanni minacciando una procedura
d’infrazione sugli aiuti di Stato a Mps: dichiara che l’aumento di capitale da
un miliardo è insufficiente e concorda con Saccomanni che l’aumento dovrà
essere da tre miliardi, finalizzati alla rapida restituzione del 74 per cento
dei Monti Bond.Le ragioni del castigo inflitto da Almunia sono scritte nel
documento che il governo italiano non vuole rendere pubblico.
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